L'Agata si forma in ambiente idrotermale, in rocce vulcaniche povere di acido silicico. Nelle cavità che si formano nel corso di raffreddamento del magma a causa della presenza di bolle d’aria si raccolgono soluzioni di tale acido che poi formano depositi di piccoli cristalli a strati lungo le pareti.
Tale processo di accrescimento determina nell’agata la sua caratteristica coloritura a strisce, alla quale possono contribuire inclusioni di diversi esemplari del gruppo dei quarzi (cristallo di rocca - ametista), di alcuni membri della famiglia del calcedonio (calcedonio, corniola, onice) e di diaspro, formando chiazze o disegni di bande concentriche con sfumature che vanno dal grigio blu al rosso e al giallo.
Nel caso i cristalli riempiano completamente la cavità si parlerà di “mandorla” d’Agata, se invece rimane in parte vuota allora si tratta di un “geode”.
Elemento: a seconda della varietà e del colore, l’agata può essere associata a vari elementi (Fuoco: marrone, nera, rossa; Terra: bianca e nera, muschiata, verde; Acqua: blu) e alle loro rispettive caratteristiche legate all’energia e alla forza, alla fertilità, alla pace e al benessere, alle emozioni e alla sensibilità.
Mitologia: il nome agata proviene dal greco “achates”, antico nome del fiume siciliano Dirillo sulle cui rive si trovava in abbondanza nei tempi antichi.
L’agata rappresentava presso i popolo antichi, (anche indiani, nepalesi e tibetani), un ruolo di pietra protettiva e di portafortuna, non solo per la persona ma anche per gli ambienti.
Le pietre con tinte marroni o nere, al cui centro si trova un cerchio bianco, sono utilizzate come amuleto contro il malocchio: il cerchio bianco è considerato infatti simile all'occhio vigile di uno sguardo protettore.
Inoltre si pensava che l’agata fosse una manifestazione del soprannaturale e la consideravano una pietra sacra, in grado di infondere forza e coraggio. Plinio sosteneva che rendesse invincibili gli atleti e A. Magno attribuiva alla gemma il potere di evitare i pericoli e vincere le contrarietà.
Nel poema Lithica attribuito a Orfeo, si legge che l’uomo innamorato deve indossare un’agata per conquistare il cuore della donna desiderata. Si dice anche che possa rafforzare la fedeltà di coppia.
Proprietà dell'Agata secondo la cristalloterapia
L’agata è una pietra protettiva per l’intero organismo. Ha un effetto benefico sulla salvaguardia delle gravidanze. Combatte la sterilità e l'impotenza.
Allevia i dolori quali mal di testa, crampi muscolari e della schiena. Fortifica i reni, i polmoni, lo stomaco, il fegato e il cervello. Ottima per una buona metabolizzazione del cibo. Favorisce la rigenerazione e la crescita dei tessuti.
Rafforza la vista ed è utile nelle malattie degli occhi, soprattutto in caso di congiuntivite.
Effetto sulla psiche: L'agata stimola l’equilibrio tra Yin e Yang. Acuisce la concentrazione, le capacità analitiche e la precisione; dà sicurezza, rafforza il pensiero logico e promuove l’introspezione, la stabilità e il realismo. Stimola la persona a trovare in sé le risposte alle proprie domande e porta chiarezza e lucidità. È la pietra adatta per mettere a fuoco le situazioni e ad elaborare soluzione pragmatiche.
Porta senso di protezione e sicurezza. Conferisce distensione e maggior capacità di gestire le influenze esterne. Favorisce l'armonia con se stessi e nei rapporti con gli altri.
Stimola l'energia vitale, la passionalità, la sensualità e l'istinto di conservazione. Aiuta i timidi e i paurosi a rafforzare il loro coraggio.
Come usare l'Agata: l’Agata può essere scaricata dalle disarmonie sotto l’acqua corrente.
Per un effetto a livello spirituale è utile mantenere l’Agata a tale scopo nel campo visivo. Per quanto riguarda la terapia a livello fisico, si può appoggiare direttamente l’Agata sulla pelle a diretto contatto con la zona interessata in caso di disturbi acuti o usarla come pietra ornamentale anche per lunghi periodi. È consigliabile applicare un’Agata la sera sugli occhi stanchi.